Che cosa accade quando pubblico e privato collaborano attivamente per combattere l’emarginazione sociale e rilanciare un territorio?
Mercoledì 14 giugno, presso la Villa La Personala di Mirandola (MO), Associazione Futuro Onlus, associazione nata nel 2018 grazie alla volontà di Pierluigi e Fernanda Bancale, ed Ente Benefit dell’Azienda di famiglia Agenzia Generali Via Emilia Est, ha organizzato una cena di raccolta fondi a favore delle famiglie colpite dall’alluvione in Romagna, approfittando dell’occasione per presentare la sua nuova campagna sociale “Il Talento Riscoperto”, volta alla re-immissione nel mondo del lavoro dei disoccupati gravi over 45.
L’evento ha visto una partecipazione ampia e trasversale, tanto dal lato istituzionale, quanto da quello imprenditoriale e associativo. Hanno presenziato e sono intervenuti il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, il vicesindaco di Mirandola Letizia Budri, alla presenza della Camera di Commercio, di Confindustria, dell’Istituto Charitas, dell’Arcidiocesi di Modena, dei rappresentanti delle oltre quaranta aziende con cui l’associazione collabora e di numerose altre realtà associative, come l’associazione “100mila Ripartenze” di Fiorella Pallas. Ospite d’onore la ex stella della pallacanestro e coach motivazionale Riccardo Pittis.
È stato un momento in cui istituzioni, imprenditori e associazioni si sono confrontati su quale possa essere un modello virtuoso di sviluppo sociale, in grado di mettere a frutto le risorse presenti in una regione che, al netto di tutte le difficoltà, continua a essere una forza trainante a livello nazionale. Lo dimostra il supporto del Presidente Bonaccini, che non ha mancato di lodare la grande solidarietà e la capacità di affrontare le difficoltà dimostrate dalla sua regione. “Non ho dubbi che ce la faremo”, ribadisce dal palco, ricordando l’importanza di realtà come Associazione Futuro, che alimentano la ripartenza economica delle imprese e delle persone come chiave per la ricchezza del paese.
Una ricchezza che deve essere anche e soprattutto ricchezza sociale, fondata sull’integrazione e l’autorealizzazione degli individui. Da qui nasce il progetto “Il Talento Riscoperto”, che con percorsi di affiancamento psico-sociale, di formazione specializzata e di mentoring, ma anche iniziative di contrasto alla povertà educativa infantile, punta a ricucire il tessuto sociale del territorio, offrendo nuove possibilità a quei soggetti – soprattutto donne, che saranno al centro di un progetto in collaborazione con l’Associazione Donne e Giustizia – che si trovano espulsi dal mondo del lavoro.
“Serate come questa mettono in circolazione delle parole poco diffuse: prendersi cura, sostenere, aiutare, proteggere, accompagnare. Abbiamo bisogno di queste azioni”, afferma Cavazza, sostenendo l’operato dell’Associazione. Che ai valori della speranza e della solidarietà affianca la concretezza delle sue proposte: “Fino ad ora abbiamo aiutato più di 150 persone e ricollocato 34 beneficiari del progetto in aziende del territorio”, racconta il Presidente Pierluigi Bancale. Il progetto vuole creare una sinergia tra forza lavoro e offerta, ampliando le prospettive oltre il territorio di Modena a persone che provengono da zone più svantaggiate: “A quel punto, avremmo creato un ponte”. Un modello che ha tutte le carte in regola per espandersi a livello nazionale.
A chiudere la serata è l’ex cestista Riccardo Pittis, che ha raccontato la sua personale testimonianza di ripartenza, da sportivo professionista a speaker motivazionale e mental coach, all’interno di un libro dal titolo eloquente: “Lasciatemi perdere”. Riflettendo sui tanti punti di contatto tra sport e mondo del lavoro, Pittis celebra il valore delle sconfitte, dei fallimenti e delle seconde opportunità: “C’è una frase che per me è stata di grande aiuto nei momenti più difficili. Occorre sempre ricordarsi che per quanto grande sia un problema, non sarà mai grande tanto quanto la nostra capacità di affrontarlo, e quindi di poterlo risolvere”.
Sta tutta qui l’importanza di trovare un aiuto e un sostegno per riscoprire le proprie capacità e ritrovare la determinazione di andare avanti, soprattutto in un momento storico così complesso. “Abbiamo cominciato donando un sorriso; poi ci siamo strutturati e ora doniamo futuro”, chiosa Bancale, evidenziando come l’associazione possa fungere da interfaccia tra chi cerca una nuova opportunità e tutte quelle aziende, anche oltre al territorio emiliano, che spesso non riescono a trovare personale e che invita a far parte di questa rete solidale.
Dalla speranza al futuro, l’Italia trova oggi più che mai in Emilia-Romagna uno dei motori della sua ripartenza.