25 Set Associazione Futuro si presenta
Verso un futuro di autonomia e integrazione sociale
Associazione Futuro nasce da un’idea o, forse meglio dire, da un sogno. Il sogno di Pierluigi Bancale e della sua famiglia di dare un aiuto in maniera concreta e strutturata realizzando progetti
di lungo periodo che mirino a reintegrare appieno le persone. Associazione Futuro nasce a Modena per offrire un aiuto concreto a persone emarginate o a rischio di esclusione, attraverso strumenti, sociali ed educativi, utili alla loro autorealizzazione.
Offrire ascolto e donare un aiuto concreto mettendo a disposizione strumenti utili alla autorealizzazione per ridare un futuro a chi ne ha più bisogno.
Futuro nasce con l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle persone che sono a rischio di esclusione, isolamento o emarginazione, favorendo, attraverso il supporto educativo e sociale, il
loro pieno coinvolgimento nella società e vuole offrire un supporto concreto ai soggetti svantaggiati per condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali, familiari o di qualsiasi altro
genere. Associazione Futuro mira a fornire strumenti e stimoli affinché ciascun individuo possa raggiungere autonomia personale e sociale.
L’idea e la realizzazione, come detto, nascono da un imprenditore, Pierluigi titolare dell’Agenzia Generali di via Emilia Est. A partire dall’esperienza imprenditoriale e dalla storia personale del
fondatore, Futuro intende venire incontro alle persone più bisognose finanziando progetti realizzati in proprio o attraverso altre realtà caritative e benefiche.
“Tutto iniziò da una storia vista in tv in una normale serata passata a casa con la mia famiglia e i miei figli – sottolinea Bancale -. Un uomo, sulla cinquantina, aveva perso il lavoro. Da lì una serie di conseguenze lo avevano portato in strada. Finire in strada aveva significato per lui perdere anche la moglie (si erano separati) e rimanere totalmente solo, senza mezzi, senza strumenti. Io invece
ero a casa mia circondato dal calore della mia famiglia. Pensai… vorrei fare qualcosa per lui. Ma non dargli un assegno. Si sa una somma di denaro non è infinita, prima o poi finisce. Vorrei dargli
degli strumenti che lo possano aiutare a ritrovare un lavoro a ritrovare un Futuro. Lo scorso anno ho deciso di investire nell’associazione e di strutturarla affinché potesse partire a passo spedito e
aiutare in maniera più ampia e nel lungo periodo le persone della ormai anche mia, straordinaria Modena. Una città che mi ha dato tanto ed al cui sviluppo vorremmo contribuire, iniziando dai più fragili”.
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